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Imprese femminili più fragili ma resilienti, la presidente di Aidda: “Importanti per prosperità territori”

Imprese femminili più fragili ma resilienti, la presidente di Aidda: “Importanti per prosperità territori”

“Rappresentano il 22,2% di quelle totali, hanno consapevolezza di ciò di cui hanno bisogno”

ROMA – “Purtroppo le imprese femminili rimangono più piccole, più fragili e con una minore capacità di sopravvivenza, ma hanno consapevolezza di ciò di cui hanno bisogno: miglioramento della formazione digitale e green sia nelle scuole (18%) che sul luogo di lavoro (13%); un migliore accesso alle risorse finanziarie, sia bancarie che non bancarie (17%); semplificazione delle procedure amministrative (16%). Rispetto a quelle maschili, le imprese femminili sottolineano di più quanto sia fondamentale sensibilizzare sugli investimenti nel digitale e green (10% contro 8%)”.

Così dichiara Antonella Giachetti, presidente dell’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda, commenta il rapporto di Unioncamere sulle imprese femminili in Italia.

“Le imprese condotte da donne- ricorda Giachetti- adesso rappresentano il 22,2% del totale. Oggi inoltre più giovani donne abbracciano la strada dell’impresa: le attività giovanili femminili sono il 10,5% tra le aziende guidate da donne, rispetto a quelle maschili dove i giovani sono titolari del 7,6%. Interessante notare che nel 2021 le nuove imprese femminili hanno adottato modelli aziendali più strutturati utilizzando forme di società di capitali”.

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